Opernprojekte


 
                                                                                                     
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Das "Experimentelle Musiktheater Köln" wurde 1987/88 gegründet, das sich zur Aufgabe gemacht hatte, Opern von Wolfgang Amadeus Mozart in den wiederentdeckten originalen, historischen Tempi aufzuführen.

So erschien 1988 "Don Giovanni" in der "Studiobühne Köln", 1993 "Die Entführung aus dem Serail" in der "Kantine" und schliesslich 1995 "Cosi fan tutte" im "Kulturbunker Köln" des Festivals "Sommer Köln´95".



 
Pressestimmen zu den im "Originaltempo" aufgeführten Opern von Wolfgang Amadeus Mozart in Köln

 
"Don Giovanni"   

Premiere: 24.06.1988 in der "Studiobühne Köln" anlässlich der 600-Jahrfeier der Universität Köln


"Kölner Rundschau"  am 28.06.1988:

"Ich habe Mozart zum erstenmal so gehört, wie ich ihn empfinde, sagte eine Besucherin der "Don Giovanni"-Inszenierung des "experimentellen Musiktheaters" am Freitagabend in der Studiobühne....Mozarts Musik in der "Originalfassung" wird ..in eine stille, doch dichte Form geführt. Das langsamere Tempo wiederum macht musikalische Details deutlich und läßt mehr Aktion auf der Bühne zu...Bleibt festzuhalten, was diese Inszenierung nicht ist:kein lautes Rocktheater, kein Bildersturm. Statt dessen eine mit Vorsicht vorgenommene Neuinterpretation. Daran lag es wohl, daß auch ältere Zuschauer, die den "Vergleich zum Original" suchten, sehr zufrieden waren."


"Die Entführung aus dem Serail"

Premiere: 29.10.1993 in der "Kantine"


"Kölner Express" am  05.11.1993

"Wenn Mozart erleben könnte, wie junge Kölner vom "Experimentellen Musiktheater " mit seiner "Entfürung aus dem Serail" umgehen, er würde vor Lust noch ein paar Takte drauflegen...Pep statt Plüsch, Arien an der Bar-Theke, kurze Röckchen statt langer Opernzöpfe, ein Konzertflügel ersetzt das Orchester. Noch etwas ist experimentell: Die Interpreten singen nur halb so schnell wie üblich.....Langsam heißt in der "Kantine" aber nicht lahm. Dreieinhalb Stunden sind ruckzuck vorbei.So spannend ist das."

"Aachener Nachrichten" am 02.12.1993

"Schon 1778 beschwerte sich Mozart in einem Brief an seinen Vater über die Unverfrorenheit der Musiker, seine Werke viel zu schnell "hinunterzuhudeln". Und weil die Oper heutzutage zu einer "Fabrik" verkommen ist, viele Dirigenten Virtuosität mit Tempo gleichsetzen, hat sich diese Unart festgeschrieben, zumal sie die Aufführungsdauer erheblich verkürzt und somit der Konsumhaltung des Publikums entgegenkommen. Das "Experimentelle Musiktheater" Köln wagte es nun nach 1988 ("Don Giovanni) zum zweiten Mal, eine Mozart-Oper im Originaltempo aufzuführen, nachdem die "Wiederentdeckung der Langsamkeit in der Musik" mittlerweise auch die Musikwissenschaftler in zwei Lager gespalten hat... (die) das Ambiente geschickt einbeziehende Inszenierung der "Entführung aus dem Serail" nimmt dem Mozartschen Meisterwerk zwar seinen Pomp, macht aber andererseits das Ohr frei für die ihres "Zuckergusses" beraubte, nun viel ernster wirkende Musik."


"Cosi fan tutte"

Premiere: 15.07.1995 im "Kölner Kulturbunker" anlässlich des 50. Jahrestags des Ende des 2. Weltkriegs  "Sommer Köln´95"


"Kölner Stadt-Anzeiger"  im "Tip" am 21.07 1995 nach drei Spieltagen der Oper:

"Wird Mozarts Musik heutzutage zu schnell gespielt? Ja, meinen einzelne Musiker, Forscher und Philosophen. Zu ihnen gehört seit langem auch der Kölner Pianist Jürgen Grah. Er verordnete seinem Experimentellen Musiktheater Köln ein Tempolimit und empfahl vor Jahren schon in Mozarts Opern "Don Giovanni" und "Die Entführung aus dem Serail" die Wiederentdeckung der Langsamkeit. Jetzt nimmt Grah sich "Cosi fan tutte" vor....

"Bonner Generalanzeiger" am 20.07.19

"So macht es sonst keiner, könnte man in Anlehnung an den Titel von Mozarts "Cosi fan tutte" treffend sagen. Das Experimentelle Musiktheater Köln zeigt jedenfalls eine der eigenwilligsten Realisierungen dieser Oper, die jemals ein Publikum zu Gesicht und Gehör bekommen hat...Die langsamen Tempi haben in mancher hinsicht durchaus Vorzüge. Vor allem, wenn die Oper wie im Kölner Fall in deutscher Sprache gesungen wird. Dann nämlich werden die Rezitative auf normales Sprechtempo gebremst, und auch die Ensembleszenen geraten sprachlich transparenter...Nicht zuletzt der Humor der "Cosi" funktionniert dadurch plötzlich viel wirkungsvoller: Im Publikum wird oft und laut gelacht....Ihre (Anm.:Musiker und Sänger) Leistung macht "Cosi fan tutte" auch als Off-Oper und trotz der vielen Rauheiten zu einem Genuß. Durch die langsamen Tempi wird er allerdings inklusive Pause auf vier Stunden gestreckt."

"Kölner Rundschau" am 18.07.1995

"..Somit wurde Mozarts komische Oper nicht billig parodiert, sondern so unernst genommen, wie es ihr gebührt, bzw. so reanimiert, daß sie auch zweihundert Jahre später durchaus noch amüsieren kann."

"Kölner Stadtanzeiger"

"Ein heiteres musikalisch-szenisches Tai-Chi."



Bilder und Theaterzettel zu den drei Opern.




1.Bild unten: Zeitungsfoto der "Kölner Rundschau" zur Aufführung von "Don Giovanni" in der Studiobühne Köln.
 

Schwarzweisskopie des originalen Plakats (Original in roten Buchstaben).





Theaterzettel zur Ankündigung des Singpiels "Die Entführung aus dem Serail" in der "Kantine" in Köln Nippes




Vorankündigung der Oper "Cosi fan tutte". Zu dieser Zeit war die Aufführung dieser Oper noch im Zirkuszelt geplant. Später fand die Veranstaltung im Kölner "Kulturbunker" statt mit dem Bühnenbild einer Zirkusmanege.
















Il "Teatro Sperimentale di musica di Colonia" che si diede il compito di ripresentare le opere di W.A. Mozart nel loro ritrovato tempo originale fu fondato nel 1987/1988.

In seguito furono presentati nel 1988 "Don Giovanni" nella "Studiobühne Köln" (Teatro Studio di Colonia), nel 1993 "Il ratto dal serraglio" nella "Kantine" (la Mensa) e nel 1995 "Così fan tutte" nel "Kulturbunker Köln" (il Bunker Culturale di Colonia) nell'ambito del festival "estate a Colonia 95" .

Commenti della stampa sulle opere di W.A. Mozart presentate a Colonia con il loro "tempo originale e storico".

"Don Giovanni"

Prima: 24.06.1988 nella "Studiobühne Köln" nell'ambito del seicentesimo anniversario dell'Università di Colonia.

"Kölner Rundschau", il 28.06.1988:

"Ho sentito Mozart per la prima volta così come lo sento", diceva una spettatrice della messinscena di "Don Giovanni" del „Teatro Sperimentale di musica“ venerdì sera nella Studiobühne... La musica di Mozart nella sua „versione originale“ viene ... portata in una forma calma, ma densa. Il tempo più piano mette a sua volta tanti dettagli musicali in evidenza e permette più azione sul palcoscenico ... Rimane da concretizzare cosa non ci si può aspettare da questa messinscena: nessun teatro rock rumoroso, nessuna tempesta di immagini. È invece un'interpretazione nuova, attuata attentamente. Sarà per questo motivo che anche gli spettatori più anziani, cercando „il paragone coll'originale“, sono rimasti molto soddisfatti.“

"Il ratto dal serraglio"

Prima: 29.10.1993 nella "Kantine"

"Kölner Express", il 05.11.1993

„Se Mozart potesse vedere come i giovani coloniesi del "Teatro Sperimentale di musica" trattano il suo "ratto dal serraglio", dalla gioia aggiungerebbe ancora alcune battute ... Brio al posto di kitsch, arie al banco di un bar, gonnelle corte al posto di parrucconi d'opera e un pianoforte a coda che sostituisce tutta l'orchestra. E ancora un'altra cosa è sperimentale: gli interpreti cantano con metà velocità rispetto al comune ... suonare piano non significa però di essere addormentati nella "Kantine". Tre ore e mezza passano in un lampo. Così avvincente è tutto lo spettacolo".

"Aachener Nachrichten", il 02.12.1993

"Già Mozart si lamentava in una lettera al padre per la sfacciataggine dei musicisti che suonano la sua musica troppo velocemente, ossia "come una solfa monotona". E perché oggigiorno l'opera si è degenerata in una "fabbrica" e tanti musicisti parificano virtuosismo con velocità, questa manieraccia si è solidificata – anche perché così si accorcia la durata della recita e ciò corrisponde al consumismo del pubblico. Il "Teatro Sperimentale di musica di Colonia" osa oggi, dopo "Don Giovanni" nel 1988, per la seconda volta di mettere in scena un'opera di Mozart nel suo tempo originale. E questo succede dopoché la "riscoperta della lentezza nella musica" ha diviso anche gli scienziati di musica in due parti opposte ... La messinscena del "ratto dal serraglio", che coinvolge in modo molto abile anche l'ambiente, toglie da un lato la pompa allo spettacolo per liberare dall'altro lato l'orecchio per una musica che appare priva di tanta glassa, ma più seria".

"Così fan tutte"

Prima: 15.07.1995 nel "Kulturbunker Köln", nell'ambito del cinquantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale ("estate a Colonia 95").

"Kölner Anzeiger" nella rubrica "suggerimenti" il 21.07.1995, dopo tre serate d'opera.

"È possibile che oggigiorno la musica di Mozart viene suonata troppo velocemente? Si, dicono alcuni musicisti, scienziati e filosofi. Fra di loro si trova anche da tanto tempo Albert Jürgen Grah. Lui ha decretato al suo "Teatro Sperimentale di musica di Colonia" un limite di velocità e suggerisce già da anni nelle opere di Mozart "Don Giovanni" e "Il ratto dal serraglio" la riscoperta della lentezza. Ora signor Grah si dedica a "Così fan tutte" (...)"

Bonner Generalanzeiger, il 20.07.1995

"Così non lo fa nessuno, si potrebbe formulare in analogia al titolo di Mozart "Così fan tutte". Il "Teatro Sperimentale di musica di Colonia" ci mostra infatti una delle più particolari realizzazioni di quest'opera che un pubblico abbia mai visto e udito. I tempi sostenuti hanno dei vantaggi su vari lati. Innanzitutto, quando l'opera, come è caso qui a Colonia, viene cantata in tedesco. In questo caso le recitative vengono rallentate fino ad una normale rapidità nel parlare e anche le scene d'ensemble diventano sul piano linguistico molto più trasparenti ... non da ultimo anche l'umore della "Così ..." funziona di colpo molto meglio. Il pubblico ride spesso e ad alta voce ... La loro prestazione (nota: quella dei musicisti e dei cantanti) rende "Così fan tutte" anche da "off-opera" e nonostante tutte le sue asperità un godimento. Grazie ai suoi tempi adagi questo godimento si estende tuttavia, incluso le pause, per quattro ore".

"Kölner Rundschau", il 18.07.1995

"Così l'opera buffa di Mozart non veniva parodiata, ma presa così poco seria come le spetta, cioè veniva rianimata in tal modo da poter sollazzare anche dopo duecento anni".

"Kölner Stadtanzeiger"

"Come un allegro Tai-Chi musicale e scenico".



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